La Parola di Dio

Discepoli del Misericordioso

Se noi, discepoli del Misericordioso, non sappiamo usare misericordia, chi dovrà farlo?

La pagina che oggi il Vangelo ci propone (Mt.18,15-20) è davvero impegnativa perché parla della correzione fraterna. Gesù, con infinito buon senso, esorta alla discrezione, all’umiltà, alla delicatezza verso chi sbaglia. Ma questo è estremamente difficile, anche impegnando tutta la buona volontà.

Il mondo di oggi ci porta all’individualismo, non dobbiamo interessarci degli affari degli altri, e poi mai ci verrebbe in mente di occuparci della perdita delle fede di chi ci sta accanto: ognuno sa di sé!

Se invece poi, con la scusa di interessarci di qualcuno, si evidenziano i difetti si è pronti a sparlare, senza compassione e delicatezza, magari con una puntina di soddisfazione.

Quanto siamo lontani dallo spirito di questa pagina evangelica!

Se noi, discepoli del Misericordioso, non sappiamo usare misericordia, chi dovrà farlo?

Nelle nostre comunità abbiamo bisogno di scoprire questo modo concreto di intervenire, di prendere a cuore il destino dei fratelli, senza nasconderci dietro un falso rispetto che separa, divide e interrompe relazioni.

Nelle comunità cristiane continua la presenza del peccato, ma continua, ancora più ostinato, il perdono dei peccati: questo dipende anche a noi, che formiamo la comunità, la famiglia del Signore!

Fare esperienza dell’amore di Dio, del perdono … dove e come fare?

Ecco la lapidaria risposta di Gesù: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”.

E’ una garanzia!

Buona Domenica. Don Stefano.

 

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