Il Campanile del Duomo di Pietrasanta

IL CAMPANILE del Duomo

Campanile del Duomo di PietrasantaIl Campanile del Duomo di Pietrasanta in mattoni che fiancheggia la Collegiata è opera incompiuta, in quanto il progetto prevedeva il rivestimento in marmo. Costruito fra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo è alto circa 36 metri. All’ingresso un capolavoro di scala a forma elicoidale, unico nel suo genere. I lavori furono diretti dallo scultore e architetto fiorentino Donato Benti.

Il campanile cinquecentesco del Duomo di San Martino a Pietrasanta in provincia di Lucca, un parallelepipedo in mattoni alto circa trentacinque metri con un estradosso non finito che rivela l’intenzione di un mancante rivestimento marmoreo, cela al suo interno un tesoro architettonico di probabile idea michelangiolesca.
Una straordinaria scala elicoidale laterizia autoportante pensata come fosse una gigantesca scultura inversa scavata per via di ‘levare’ all’interno di un monolite di muratura, trattato come se fosse marmo e rimasta quasi sconosciuta per circa cinquecento anni.
Il manufatto architettonico è stato realizzato in concomitanza al periodo in cui Michelangelo Buonarroti soggiornò a Pietrasanta tra il 1516 e il 1519 a motivo dell’estrazione dei marmi per la realizzazione della facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze, voluta da papa Leone X figlio di Lorenzo il Magnifico Medici.

La storia ha annoverato questa opera all’architetto scultore fiorentino Donato Benti che era stato nominato da Michelangelo il 27 aprile 1518 “suum verum et legitimun procuratorem” per far cavare e sbozzare marmi nei monti de La Cappella e nel luogo detto Finocchiaia ovvero Trambiserra. Dal libro più antico del saldi dell’Opera si evince che il 13 luglio 1519 il campanile è completato e si pensa a sistemare una delle campane grosse.

LA SCALA ELICOIDALE

Scale Elicoidale Interna del Campanile del DuomoLa particolare torsione ascendente della scala elicoidale interna  si avvolge su se stessa intorno al vuoto centrale senza alcun sostegno al centro estroflettendosi dalla muratura con un aggetto creato dalla stessa per la particolare e sapiente geometria della posa in opera dei mattoni. Tale innovazione costruttiva supera l’usuale impostazione statica del trilite come quella ad esempio della rampa realizzata da Bramante nella Villa Belvedere dei Musei Vaticani. Recenti studi hanno evidenziato che la superficie volvente della scala è un elicoide cerchiato aperto, determinato dalla curvatura dell’aggetto che sostiene lo sbalzo della scala. La canna vuota del vano scala riproduce una colonna d’aria che ricalca le dimensioni della colonna Traiana di Roma e tutta la struttura è impostata secondo il canone mensorio del piede e del palmo romano.

La peculiarità di questa architettura rinascimentale sta proprio nell’innovativa creazione e sovradimensionamento rispetto all’uso di questa scala di servizio che conduce alla cella campanaria che per sua fattura avrebbe potuto essere in legno o di gradini a sbalzo incastrati a mensola nella muratura.

Scala-interna-elicoidale-del-campanile-del-Duomo-di-PietrasantaLa particolarità della prospettiva sia dal basso che dall’alto del vano scala e della torsione ascendente della grandiosa vite funzionate da rampa-autoportante i gradini, assume significato proprio grazie alla luce e le sue tonalità, che rivela la matericità della tessitura laterizia dell’elicoide cerchiato, e il gioco delle ombre e delle penombre mostra il carattere scultoreo di questo volume coclide. Plastico quasi organico, più che architettonico lo spazio costruito, le cui straordinarie matrici geometrico-compositive evidenziano l’esistenza di una ‘colonna di vuoto‘ imprigionata in un monolite come idea connaturata nell’essenza delle cose che l’azione scultorea ‘a levare’ rende palese.
La genialità concepitiva dell’architetto trasfigura l’interno del campanile in una dialettica dinamica tridimensionale ove il positivo diventa negativo, cioè la colonna oggetto tangibile è qui rappresentata dal vuoto. Intorno ad esso come un fusto si avvolge il ‘cartiglio scala‘, idealizzando forse proprio il ricordo di quello scultoreo della Colonna Traiana.

Dott. Arch. Enrico Venturini

APERTURA DEL CAMPANILE E MOSTRE D’ARTE

In alcuni momenti dell’anno, preferibilmente nella stagione estiva, all’interno del Campanile come sulla piazzetta San Martino, vengono allestite delle mostre di scultura e d’arte in genere.
In queste occasioni il Campanile è aperto alle visite, così i visitatori possono ammirare la mostra d’arte e nello stesso tempo la meravigliosa scala michelangiolesca.