La Parola di Dio

Io sono la via

La risposta di Gesù è spiazzante: “Io sono la via, la verità e la vita!”.

In questa Domenica ci è presentato un breve discorso che Gesù ha pronunciato alla vigilia della sua Passione e morte (Gv 14,1-12). Gesù si preoccupa dei suoi discepoli, raccomandando loro:  “Non sia turbato il vostro cuore”. Vuole cioè che vincano le paure: la paura della sofferenza, della morte, del futuro, perché l’uomo di ieri e di oggi vive spesso sentimenti di sconcerto e di turbamento. Gesù suggerisce il modo di superare le angosce e le preoccupazioni: “Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me!”. La fede infatti è sicurezza di fronte alle tante incertezze e indecisioni e chi la possiede non vacilla, chi invece non ce l’ha è disorientato.

L’apostolo Tommaso è concreto, ascolta Gesù che annuncia la sua partenza e che invita a intraprendere quella strada però domanda: “Non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?”. La risposta di Gesù è spiazzante: “Io sono la via, la verità e la vita!”.

Lui è la “via”, è molto più di una stella che indica da lontano una direzione, è qualcosa di vicino, solido e affidabile, dove posare i piedi, è terreno battuto dove tanti altri sono passati e ti assicura che non sei solo. Non ha detto di essere il punto di arrivo ma la via da percorrere, il punto di movimento. E’ vero che la vita per noi è spesso piena di imprevisti, di incroci, di sensi unici, di lavori in corso…  il segreto è quello di capire che in questa rete di intrecci c’è lui. Gesù infatti non ha mai promesso una vita senza problemi e senza intoppi; seguire i suoi passi non ci mette sotto una campana di vetro al riparo da tutto, ma ci espone alle battaglie; non ci promette di liberarci dai problemi, ma ci assicura che sempre starà con noi.

Non pretende che siamo all’altezza di tutto: pronti, competenti e combattivi; non ci chiede di essere i migliori, semplicemente ci chiede di fidarci di lui.

La fede è un cammino, ce lo dimostrano anche gli apostoli; ci vuole tempo e passione per scongelare il nostro cuore indurito e lasciare che lo Spirito Santo lo faccia palpitare all’unisono con quello di Gesù risorto!

Buona Domenica. Don Stefano

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