La Parola di Dio

Le beatitudini

La pagina che il Vangelo di oggi ci presenta è sconcertante (Mt 5,1-12a). Ad una lettura superficiale sembra di parlare un linguaggio assurdo ed invece racchiude in sé un insegnamento nuovo e sbalorditivo: è la pagina delle beatitudini!

Ai nostri giorni non siamo forse tartassati da messaggi di violenza e di morte? La guerra, la violenza sui piccoli e sulle donne, gli episodi di bullismo sempre in crescita, gli abusi di alcol e droga da parte di ragazzi sempre più giovani, spesso causa di incidenti irreparabili …. Così, mentre tutto parla di violenza e morte, il Maestro ci invita a salire con lui sul monte, in silenzio, per ascoltare e fare spazio alla sua Parola.

Beati …” Abbiamo davanti parole abissali, delle quali non riusciamo a vedere il fondo, le più alte della storia dell’umanità (Gandhi).

Essere Beati vuol dire essere felici e la vita è per tutti una ricerca di felicità: Dio ci vuole felici e ci indica le strade per arrivare alla felicità. Egli regala gioia a chi produce amore, aggiunge vita a chi edifica pace. Si mette controcorrente rispetto a quanti sono affascinati dalla realizzazione di sé, ammaliati dalla ricerca del proprio bene, che riferiscono tutto a sé stessi. Gesù invece mette in fila poveri, miti, affamati, gente dal cuore limpido e buono, quelli che si interessano del bene comune, che sanno guardare negli occhi e nel cuore degli altri.

Non nasconde le difficoltà, che per altro anche lui ha sperimentato nella sua vita terrena, ma proprio questa è la buona notizia! Tutti quelli che per il mondo sono solo una palla al piede, quelli che non fanno notizia, quelli che vivono all’ombra, sono i beati secondo la logica del Regno di Dio.

Giudicati perdenti, bastonati dalla vita, e invece sono gli uomini più veri e più liberi.

E io, che devo fare davanti a un mondo di furbi, di bugiardi e truffatori? Mi voglio adeguare alla massa di quanti pensano solo a se stessi?

Il Signore mi dice: cerca di vivere come un povero in spirito: semplice, umile, ama le persone che Dio pone sul tuo cammino, prega, perdona, ascolta, ringrazia…

Se intorno a te vedi violenza e desiderio di potere, cerca di costruire pace, fallo con umiltà e mitezza, fai quel poco che puoi fare senza pretendere di fare miracoli; traccia nuovi sentieri di misericordia e di perdono, di condivisione e di fraternità anche se è faticoso. Il nostro buon lavoro, anche se piccolo, lascerà una traccia che altri dopo di noi potranno percorrere e ampliare sempre di più: così possiamo continuare a costruire una Chiesa che faccia respirare il profumo e la freschezza del Vangelo.

Buona Domenica. Don Stefano

Lascia un commento