La Parola di Dio

Essi però dubitarono

Essi però dubitarono …” Potremmo dire: Ma come? Loro? Ebbene proprio a loro, in quelle condizioni, Gesù affida una missione enorme, quella di portare il Vangelo “a tutti i popoli”!

Siamo alla festa dell’Ascensione di Gesù. Il Signore Dio, sceso nella nostra umanità attraverso il Figlio, adesso richiama a sé quel Figlio; e lui, al termine della sua missione, dopo aver dato la sua vita nella morte e risurrezione, torna presso il Padre, da dove era venuto. Ma il fatto straordinario è che l’umanità di Gesù, trasfigurata dalla risurrezione, entra nella comunione della Trinità! La nostra umanità è introdotta nel cuore di Dio!

Ecco i fatti: Gesù prima di separarsi dai suoi discepoli fissa loro un appuntamento, in Galilea. Là, da dove tutto era partito, adesso ci sarebbe stata una nuova partenza: non la partenza di Gesù ma quella degli apostoli per continuare la sua missione (Mt 28,16-20).

Essi però dubitarono …” Potremmo dire: Ma come? Loro? Ebbene proprio a loro, in quelle condizioni, Gesù affida una missione enorme, quella di portare il Vangelo “a tutti i popoli”!

Gesù lascia sulla terra quasi niente: un gruppetto di undici uomini impauriti, confusi, che dubitano ancora, e un nucleo di donne coraggiose e fedeli. Se ne va compiendo un atto di enorme fiducia: affida la sua verità a gente dubbiosa, mostra la strada per i confini del mondo a gente che zoppica!

Andate …!” Andare per cosa? Andare a far gente, per essere in tanti? No, Gesù non invia a fare proseliti ma a portare sulla terra il sapore del cielo, a lasciare una testimonianza tale da aprire il cuore dell’uomo ad accogliere la parola che salva.

Il secondo imperativo è “Battezzate!”. Il verbo “battezzare” in greco significa “immergere nell’acqua”. Gesù, chiedendo questo ai suoi discepoli, vuol dire loro di tuffarsi nel mondo per portare l’onda travolgente di Dio, e far vivere agli uomini l’esperienza dell’essere immersi nell’oceano dell’amore, perché spesso si vive senza rendersene conto.

Missione affidata a gente inesperta e dubbiosa: ma com’è possibile?!

Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. La nostra umanità è entrata nella comunione della Trinità e la sua divinità è donata ai nostri cuori incerti e alle nostre mani vacillanti.

L’ascensione di Gesù ci fa celebrare una grandissima realtà: se mettiamo la nostra vita nella sua, il Signore, attraverso i nostri limiti, può operare grandi cose, perché c’è Lui!”

Se qualcuno venisse a dirti che le religioni sono tutte uguali e che in fondo l’importante è volersi bene e andare tutti d’accordo, raccontagli c’è qualcosa di più, di molto più forte e stimolante: c’è Dio nella mia vita perché lui ha già portato la mia nella sua.

Buona Domenica. Don Stefano

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