La Parola di Dio

Dona loro lo Spirito Santo, il primo dono alla sua piccola comunità

Dona loro lo Spirito Santo, il primo dono alla sua piccola comunità. Col suo soffio di vita ricrea il loro cuore: “Ricevete lo Spirito Santo!”.

La Pentecoste è la festa dello Spirito Santo che invade il cuore degli apostoli e, attraverso la loro testimonianza, invade il mondo.

L’episodio di quella prima Pentecoste ce lo narra il libro degli Atti degli apostoli; qui l’autore utilizza i simboli classici che accompagnano l’azione di Dio: il vento, il terremoto e il fuoco … tutto questo per richiamare l’intervento della potenza di Dio nella vita di quei poveri primi discepoli.

Il brano del Vangelo invece ci riporta nel cenacolo la sera di Pasqua (Gv 20,19-23), quando il Risorto si fa presente in mezzo a loro.

Pace a voi” sono le prime parole che rivolge. Viene a fare la pace, cioè a perdonarli per la loro debolezza, per i dubbi che ancora coltivavano nel cuore, per la paura di ciò che sarebbe accaduto …

Loro avrebbero dovuto chiedere perdono ma Lui li anticipa, porta la pace: ricordiamoci che la pace nasce dal perdono! “A chi perdonerete i peccati …”: portare la pace è vivere il perdono.

Dona loro lo Spirito Santo, il primo dono alla sua piccola comunità. Col suo soffio di vita ricrea il loro cuore: “Ricevete lo Spirito Santo!”. E dona il suo Spirito per la missione, quella missione che il Padre aveva affidato a lui ed ora, compiuta la sua parte, lui trasmette alla sua Chiesa.

In quella stanza chiusa e dall’aria stagnante, entra il grande, ampio e profondo ossigeno del cielo; entra il respiro di Dio che non sopporta schemi e chiusure, che viene a dare libertà e vita.

Questo Spirito Santo così invisibile e così potente, così irraggiungibile e pur così vicino!

Lo Spirito trasforma un gruppo di persone chiuse, al riparo dal resto del mondo, in testimoni consapevoli e coraggiosi; li proietta sul mondo e dà loro il coraggio di esporsi in pubblico, raccontando davanti a tutti le grandi opere di Dio.

Ma noi non siamo talvolta come quei discepoli, chiusi nel nostro cenacolo, nel nostro piccolo mondo; magari dipendenti dai nostri vizi, attaccati ai nostri difetti di sempre, schiavi di abitudini vane e vuote, magari anche malsane?!

Gesù risorto vuole entrare, vuole fare pace con noi, vuol donarci il suo Spirito di vita e, spinti dal quel soffio di eternità, inviarci come testimoni nel mondo.

Se accogliamo questo Spirito di Dio per noi sarà Pentecoste, se rimaniamo chiusi nei nostri “affari” diventeremo aridi e sterili.

Che lo Spirito Santo possa soffiare in noi così intensamente tanto da svegliarci dal nostro sonno e farci spiegare le vele per guidarci nel mare aperto del mondo.

Buona Domenica. Don Stefano

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