La Parola di Dio

Inizia la Chiesa

Gesù cioè fa vedere come deve funzionare la Chiesa

Continuiamo la lettura del Vangelo secondo Marco: Domenica scorsa abbiamo lasciato Gesù nella sinagoga di Cafarnao, dove aveva liberato un uomo sofferente dallo spirito del male, che lo teneva prigioniero.

Oggi (1,29-39) vediamo Gesù che esce dalla sinagoga e si reca subito in casa di Simone e di Andrea: inizia la Chiesa. Gesù cioè fa vedere come deve funzionare la Chiesa, la Chiesa in uscita, la Chiesa che esce dal luogo sacro dove ha incontrato il Signore per recarsi nelle case, nei luoghi dove si vive quotidianamente.

Questa storia inizia attorno ad una persona fragile, infatti “la suocera di Simone era a letto con la febbre”. Gesù le si fa vicino, la prende per mano e la fa alzare liberandola dal suo male. Questo è il racconto di un miracolo poco vistoso, senza neppure una parola da parte di Gesù ma con una forza straordinaria: con quella mano Gesù la rimette al mondo!

La mano di Dio! Quella mano che ha creato Adamo, quella mano che sa di mamma che sorregge il bimbo, quella mano che sostiene nella vita, quella mano che “fa alzare” la suocera di Pietro: questo è il verbo della risurrezione, quindi della vita.

Perché la mano di Dio è sempre pronta a darci vita? Perché è lui che ci ha fatti. Noi non siamo fatti in serie, non siamo fatti con lo stampino, siamo fatti “a mano” e come tutte le cose fatte a mano siamo diversi l’uno dall’altro e siamo preziosi l’uno e l’altro. Per questo il Signore ha sempre la sua mano si di noi, la mano sempre tesa e pronta a rinnovare la nostra vita.

Affidiamoci alle mani di Dio e anche le nostre mani usciranno dalle sinagoghe per raggiungere i fratelli sofferenti. Come ha fatto Lui.

Buona Domenica. Don Stefano.

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