La Parola di Dio

E fu trasfigurato davanti a loro

Su un alto monte … e fu trasfigurato davanti a loro.

In questa seconda Domenica di Quaresima ci viene presentato nel Vangelo l’episodio della Trasfigurazione di Gesù (Mc 9,2-10).

Gesù conduce i suoi primi discepoli “su un alto monte … e fu trasfigurato davanti a loro”.

I monti nella Bibbia sono la dimora di Dio e all’uomo offrono la possibilità di uno sguardo nuovo sul mondo, uno sguardo dall’alto, da un’altra angolatura: lo sguardo di Dio!

Sì, Gesù ha voluto accendere su questi tre apostoli i riflettori di Dio; infatti la nostra luce non ci basta, i nostri sguardi sono limitati e solo nella fede si accende una prospettiva nuova, che stupisce e rapisce: “E’ bello per noi essere qui!”, esclama Pietro.

Allora, il volto trasfigurato, le vesti splendenti, la nube e la voce celeste svelano che il cammino di Gesù verso la Croce nasconde un significato pasquale: in quest’uomo incamminato verso la Croce c’è il Signore risorto e glorioso. Dio concede ai discepoli smarriti, impreparati, magari dubbiosi, di contemplare, anche se per un istante, la gloria del Figlio, di anticipare la Pasqua e di comprendere che la strada di Dio non è chiusa ma aperta.

Accanto all’esperienza di questi tre apostoli collochiamo la nostra vita. Anche a noi, nel nostro condurre la vita cristiana, il Signore dona momenti meravigliosi: occorre saperli scorgere e saperli leggere, senza però dimenticare che il loro carattere è fugace e provvisorio. La strada continua ad essere quella della Croce.

Ed anche se, come Pietro, volessimo eternizzare quel momento, c’è da capire che quella non è ancora la meta ma solo l’anticipo profetico di essa.

“Dalla nube uscì una voce: “Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!” In Gesù infatti la voce diventa volto; l’invisibile, visibile. Il discepolo ascolta e segue il Maestro, la sua parola infatti coinvolge, mette in cammino, dona speranza e vita.

Buona Domenica. Don Stefano.

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