La Parola di Dio

Del tempio del suo Corpo

Il suo Corpo morto e risorto è il vero tempio!

Oggi ci viene proposta una pagina dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-25), quando Gesù entra nel tempio (il luogo più sacro d’Israele) e, vedendo il mercato per la vendita delle vittime sacrificali, caccia via in modo violento persone, animali, tavoli, sedie e pure il denaro dei venditori, dicendo: “Non fare della casa del Padre mio un luogo di mercato!”.

Gesù con questo gesto non voleva certamente e solamente richiamare al silenzio e al decoro nella casa del Padre suo, era un atteggiamento altamente profetico per il quale voleva finalmente far capire che non era quello il modo di rendere culto a Dio. I profeti infatti durante i secoli spesso hanno polemizzato con il culto che si svolgeva al tempio, non certo per abolirlo ma per purificarlo. Con Dio non si mercanteggia, non è oggetto di compravendita: dare e avere, vendere e comprare sono modi che offendono l’amore di Dio, perché l’amore non si compra. Se questo è il modo che usiamo per rendere culto a Dio, Gesù ci rovescia il tavolo!

Inoltre Gesù non vuole solo condannare il modo utilitaristico di rapportarsi a Dio ma vuol parlare “del tempio del suo Corpo”: il suo Corpo morto e risorto è il vero tempio!

Per gli ebrei il tempio era il luogo dell’incontro con Dio e nello stesso tempo era il segno dell’unità per tutte le tribù d’Israele. Gesù è tutto questo: in Lui possiamo fare un’autentica esperienza di Dio e in Lui possiamo fare un’autentica esperienza di fraternità.

Siccome la Quaresima è il tempo propizio per sistemare tante cose lasciate in fondo al nostro cuore, lasciamo che il Signore scompigli con la sua forza il nostro essere, rovesci i tavoli delle nostre durezze e i denari dei nostri capricci e ci faccia penetrare il mistero della sua Croce, dove il sacrificio di Dio all’uomo prende il posto dei tanti sacrifici dell’uomo a Dio.

Buona Domenica. Don Stefano.

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