La Parola di Dio

Gesù nel deserto

In questa prima Domenica di Quaresima ci viene presentato il brano di Vangelo che narra l’esperienza di Gesù nel deserto e l’inizio della missione (Mc 1,12-15).

L’evangelista Marco, a differenza degli altri, è molto sintetico, spende solo pochissime parole, che però danno il senso pieno al racconto.

Gesù è spinto nel deserto dallo Spirito: dopo il battesimo al Giordano, laddove il Padre presenta il Figlio e lo Spirito Santo lo abilita alla missione, Gesù risale dalla valle del Giordano e prima di affrontare l’abitato si ferma nel deserto. Lì rimane a lungo, lì viene tentato dal diavolo perché, nel contrasto della tentazione, matura la sua vocazione di Messia, decide la risposta da dare al Padre.

Nel deserto non è solo, “stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano”: le forze della natura e la grazia di Dio: l’equilibrio iniziale della creazione. Si ricrea un paradiso terrestre dove però Gesù, nuovo Adamo, non si lascia trascinare dalle seduzioni dell’antico serpente!

Con lui è iniziato per l’umanità il tempo nuovo, per questo annuncia: “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino”. Il cambiamento è già in atto e il Regno di Dio è già qui perché ormai nel mondo umano si è fatto presente il mondo di Dio grazie alla presenza di Cristo, uomo-Dio. Il cambiamento nel cuore dell’uomo può avvenire soltanto se l’uomo stesso accoglie l’azione di Dio in lui, ecco perché ricorda: “Convertitevi e credete nel Vangelo!”.

Convertirsi non è un fatto improvviso né miracoloso, è invece un cammino: se io credo che il Signore è con me, piano piano adeguo il mio pensiero al suo; nella misura in cui mi fido di lui, la mia vita cambia e la fede diventa fondamento di un nuovo modo di vivere.

Quel tempo nuovo inaugurato da Gesù è già vita in me.

Buona Domenica. Don Stefano

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