Mostre Battistero 2023

I’LL BE BACK SOON SZYMON OLTARZEWSKI dal 24 Giugno al 03 Settembre 2023 al Battistero del Duomo di Pietrasanta

I’LL BE BACK SOON
SZYMON OLTARZEWSKI 24 Giugno – 03 Settembre 2023

a cura di Enrico Mattei
in collaborazione con
Galleria Federico Rui Arte Contemporanea
BATTISTERO DEL DUOMO
Via Garibaldi – Pietrasanta (LU)
Orario: tutti i giorni 8-13/16-24

Continuano gli appuntamenti con l’arte contemporanea al Battistero del Duomo di Pietrasanta su
idea del curatore Enrico Mattei che sceglie, per la stagione estiva 2023, dal 24 Giugno al 03
Settembre, l’artista Szymon Oltarzewski con il progetto “I’LL BE BACK SOON” supportato dalla
Galleria Federico Rui Arte Contemporanea. L’intento degli interventi di arte contemporanea
proposti in questi anni, non è quello di creare qualcosa avulso dal contesto, ma di inserire o
contrappuntare il racconto originario e le sue trasformazioni nel tempo.
Il Battistero è un piccolo scrigno edificato all’inizio del secolo XVII come Oratorio di San Giacinto
che successivamente nel 1786 venne trasformato in Battistero della Collegiata di San Martino da
parte di Leopoldo d’Asburgo Lorena e ancora oggi svolge la sua funzione liturgica. In questo
particolare frangente storico l’arte contemporanea può diventare occasione per comunicare il
senso di un luogo attraverso operazioni che cercano di evocarlo, non con la liturgia, ma con forme
d’arte che la richiamano o la ricordano indirettamente abbracciando prima di tutto il contesto.
I’LL BE BACK SOON è un progetto scultoreo in marmo pensato per l’occasione dei 200 anni di
Antonio Canova, come omaggio al Maestro del Neoclassicismo e riproposto per l’estate 2023 nel
Battistero del Duomo di Pietrasanta. Il progetto si ispira a tre delle più note sculture del Canova:
Amore e Psiche, Tre Grazie e Venere Italica.
Questo gruppo di capolavori ha una particolare connessione: esaltano il potere dell’amore, della
bellezza e della grazia in modi infiniti. Secondo i miti: Venere è stata accolta dalle Tre Grazie
quando è apparsa dal mare; Amore (Eros), figlio di Venere, si innamora di Psiche, e nella scultura
del Canova la sta svegliando con un bacio nelle profondità dell’Ade. Nell’interpretazione di Szymon
Oltarzewski queste tre sculture sono ricoperte da pesanti veli in tessuto di cotone, rivestite come
facciamo di solito con i mobili quando lasciamo la nostra casa per una lunga assenza.
Il titolo della serie “Tornerò presto” porta la speranza che presto ci saremo ed è capace di scoprire
e riscoprire i sentimenti e le emozioni che il maestro Canova ha immortalato nei suoi capolavori.
Questa mostra è dunque, al pari dell’opera d’arte tradizionalmente intesa, la manifestazione della
produzione artistica a cui Szymon guarda come il momento o l‘evento più sintetico del suo
pensiero e della sua capacità di produzione di un immaginario. In questa prospettiva, la mostra
non è più semplicemente un’esposizione di opere, bensì un tentativo di scrivere la storia,
sistematizzare idee o movimenti artistici, affermare progetti o valori estetici, rappresentare una
nuova idea e una nuova strada personale come ricerca scultorea

Il progetto è patrocinato dal Comune di Pietrasanta, dal Museo Gypsotheca Antonio Canova di
Possagno, dall’Ambasciata di Polonia a Roma, dall’Istituto Polacco di Roma e sostenuto dalla
galleria Federico Rui Arte Contemporanea di Milano che rappresenta l’artista e organizza l’evento
insieme al curatore Enrico Mattei. Si ringrazia Monsignor Stefano D’Atri della Collegiata di San
Martino a Pietrasanta, per la sua disponibilità a questi interventi di arte contemporanea all’interno
del Battistero.

SZYMON OLTARZEWSKI
Polonia, 1977. Vive e lavora a Pietrasanta.
Laureato in Ingegneria Ambientale presso l’Univeristà di Opole, nel 2003 si trasferisce a
Pietrasanta dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Inizia a lavorare con gli artigiani e
le fonderie del luogo, incontrando alcuni tra i più grandi scultori contemporanei che condividono
le loro esperienze e la loro maestria, dandogli la possibilità di partecipare a ogni fase del processo
creativo della scultura. Protagonista indiscusso del suo lavoro è il marmo, che viene
accuratamente scelto sin da quando è un blocco grezzo, lavorato successivamente con pazienza e
grande tecnica.

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