La Parola di Dio

La Legge e i Profeti

«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge e i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare compimento».

Queste parole di Gesù che aprono il brano di oggi (Mt. 5,17-37).

Gesù non si è opposto alla Legge ma alle sue interpretazioni riduttive date dagli scribi e dai farisei, che praticavano la legge in modo “stretto” disperdendo la volontà di Dio in una miriade di precetti, che ne rendevano impossibile l’osservanza e la privavano del suo vero senso. Per questo Gesù ha chiesto ai suoi discepoli, in vista del regno dei cieli, una giustizia di qualità superiore.

Gesù ricorre a una serie di esempi per mostrare questa sua interpretazione: alcuni li leggiamo oggi, altri domenica prossima.
Non uccidere”: una sua lettura restrittiva lo intende come riferito solo all’atto materiale dell’omicidio.

Gesù allarga invece il suo sguardo all’intenzione dell’uomo, quando si traduce in parole colleriche e violente che lasciano nel cuore un fuoco mortifero. Queste parole o questi sentimenti malvagi sono già peccato perché esprimono in altro modo ciò che si ha timore di compiere concretamente.

Non commettere adulterio: una sua lettura restrittiva lo intende come riferito solo all’atto sessuale, ma Gesù precisa che ogni atto materiale nasce e si sviluppa nel pensiero, ed è lì che c’è da sanare e purificare intenzioni e sguardi, anche a costo di sacrificio, per una visione armonica e costruttiva della sessualità.

Non giurare il falso: anche qui Gesù radicalizza il messaggio: “Non giurate affatto”, lui conosce bene la debolezza degli uomini.

Dopo aver enunciato il comandamento della legge così come Mosè l’aveva presentata al popolo d’Israele, Gesù interviene con la solenne affermazione: “Ma io vi dico …” andando così oltre ad una legge fatta di divieti ed aprire la via dell’amore vero. Per i giudei sembrava questa una bestemmia nei confronti di Mosè, il grande legislatore, in realtà era l’intervento di Dio nella storia del suo popolo per sradicare abitudini legalistiche aride e sterili e dare cuore a chi aveva perduto il cuore.

Tutto questo vale anche per noi!

Buona Domenica. Don Stefano.

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