La Parola di Dio

I semi di vita e la zizzania

Dopo la parabola del seminatore, oggi ancora una parabola “agricola”: il grano buono e la zizzania (Mt. 13,24-30). Il campo è proprio il nostro cuore: un pugno di terra seminato di buon seme e assediato da erbacce, una zolla di terra dove sono intrecciate radici di bene e di male!

E’ interessante come alla domanda di poter estirpare la zizzania il padrone risponde perentoriamente: No, non si può rischiare di strappare spighe di buon grano! Lo sguardo dei servi si posa sul male, quello del padrone sul bene. Com’è più importante pensare al buon grano, davanti a Dio infatti vale più una spiga buona che non tutta la zizzania del campo, perché il bene è più importante del male.

Questa parabola ci invita a liberarci dagli esami di coscienza al negativo, dal solito e lungo elenco di ombre e fragilità che ci accompagna sempre, per scoprire invece ciò che di vitale, bello e buono il Signore ha messo nel campo del nostro cuore.

Mettiamoci a pensare come pensa il Signore, che per far sollevare la farina pesante e immobile mette solo un pizzico di lievito. Io non sono creato a immagine del Nemico ma ad immagine di Dio, e non devo preoccuparmi prima di tutto delle erbacce o dei difetti quanto piuttosto di dare spazio a tutte le forze di bontà e di bellezza che Dio mi consegna: solo facendo sbocciare tutto questo bene potrò veder scomparire le tenebre.

Coltivando con cura i semi di vita la zizzania avrà sempre meno terreno!

Buona Domenica. Don Stefano.

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