La Parola di Dio

Una mamma disperata

Il Duomo di PietrasantaGesù incontra una mamma disperata

In questa Domenica l’evangelista Luca ci narra un episodio di una dolcezza e di una meraviglia davvero toccanti: Gesù incontra una mamma disperata, che aveva già perso il marito ed ora stava accompagnando alla sepoltura il suo unico figlio (7,11-17). Siamo in un villaggio della Palestina, Nain. Vicino alla porta della città Gesù incontra un corteo funebre. La reazione di Gesù: prova dolore per il dolore dell’umanità, ciò che fa breccia nel cuore di Gesù è solo il dolore che legge nello sguardo di quella donna.

 

E’ interessante costatare come ella non chiama Gesù, non lo cerca, non gli chiede niente, ma il Signore risponde al pianto silenzioso di chi neppure si rivolge a lui.

Poi si ferma e tocca la bara. Ogni volta che Gesù si commuove, ci dice il Vangelo, tocca: tocca il lebbroso, il cieco, ora la bara del ragazzo. Il fatto di toccare non è spontaneo, perché non è spontaneo toccare un lebbroso, un infetto, un malato, una bara, che per altro era vietato dalle leggi ebraiche …Toccare non è un sentimento è una decisione!

Poi, la parola di Gesù (“Alzati!”) dona vita.

Questo avviene alla porta della città, vicino al luogo della sepoltura, perché i cimiteri erano situati rigorosamente fuori dell’abitato; di lì a poco sarebbe finito tutto … Gesù lo trovi anche all’ultimo momento, anche quando tutto sembra ormai finito. Se abbiamo fiducia in lui siamo sicuri che si farà trovare sul nostro cammino, magari quando non ce lo aspettiamo, magari quando sembra che non sia più possibile …. Lo troveremo anche fuori tempo massimo, ma lo troveremo per condividere le nostre miserie umane, per prendere contatto vivo con noi e donarci la sua parola, l’unica Parola che fa vivere.

Buona Domenica. Don Stefano.

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