La Parola di Dio

Va’ dietro a me

Ma Gesù, senza esitare, ricorda a Pietro qual è il suo posto: “Va’ dietro a me”. Quello è il posto del discepolo! Ma andare dietro a Gesù comporta un cambiamento di pensiero, esige il “rinnegare se stessi” e “prendere la propria croce”.

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2023
Domenica scorsa Gesù aveva lodato Pietro per la sua fede affidandogli addirittura le chiavi del Regno dei cieli.
Oggi (Mt 16,21-27) proprio a Pietro rivolge parole dure.
Vediamo come sono andate le cose.
Gesù comincia a preparare i suoi discepoli al momento tremendo della croce e descrive l’ascesa a Gerusalemme come cammino verso il momento del tradimento e della sofferenza. Davanti a queste parole i sogni di Pietro e dei discepoli si sgretolano come neve al sole: la prospettiva della passione e della croce manda tutto in frantumi. Proprio lui, Pietro, non accetta, non capisce e vuole insegnare a Gesù come fare il Messia: “Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai!”.
Ma Gesù, senza esitare, ricorda a Pietro qual è il suo posto: “Va’ dietro a me”. Quello è il posto del discepolo! Ma andare dietro a Gesù comporta un cambiamento di pensiero, esige il “rinnegare se stessi” e “prendere la propria croce”.
Rinnegare se stessi non significa disprezzarsi, non significa mortificarsi, annullarsi e appiattirsi: Gesù non vuole trasformare la nostra esistenza in un sacrificio di tristezza e grigiore.
Significa piuttosto vivere in atteggiamento di conversione, cambiare il centro della vita: non più me stesso ma Dio, rinnegare ogni forma di egoismo, indifferenza, pigrizia e superficialità.
Prendere la propria croce non è augurarsi disgrazie, è follia di amore, è andare incontro ai fratelli come ha fatto lui: il coraggioso che osa toccare i lebbrosi e sfidare i boia pronti a uccidere l’adultera; il forte che caccia dal tempio buoi e mercanti, l’ardito che non si tira indietro davanti a niente e a nessuno.
Coraggio, liberiamoci da tutto ciò che ci invecchia e dalle abitudini che ammuffiscono l’anima e il corpo. Lasciamoci guidare dalla parola di Gesù e non dalle parole degli uomini.
Buona Domenica. Don Stefano

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