La Parola di Dio

Vivere la preghiera

don Stefano e UNITALSIIl Vangelo di oggi (Lc. 18,1-8) ci presenta una parabola che Gesù racconta perché nessuno si arrenda nel pregare, nemmeno quando sembra che Dio ritardi ad accordarci quanto chiediamo.

E’ proprio il caso di quella povera vedova che ogni giorno, incessantemente, si recava dal giudice malvagio e corrotto per chiedere giustizia. A lui dava fastidio averla fra i piedi tutti i giorni, era diventata estremamente noiosa per quel giudice tantoché, alla fine, per l’insistenza, le fece giustizia.

Dio ci ascolta sempre ed è sempre pronto a darci il vero bene, però … non come e quando vogliamo noi, ma solo come lui sa essere meglio per noi. Allora, che dobbiamo fare? Essere insistenti, non stancarci mai di pregare! Questo non vuol dire recitare preghiere in continuazione ma “vivere la preghiera”, cioè il rapporto vivo e costante con Dio. Quando amo una persona la amo sempre, anche quando non glielo dico, perché la porto nel mio cuore: questa è la preghiera!

E poi avere fede, una fede paziente, una fede che sa attendere, una fede che non mette mai in dubbio l’amore provvidente di Dio. Il Signore esaudisce sempre, ma non le nostre richieste bensì le sue promesse! E non si prega per cambiare la volontà di Dio ma il cuore dell’uomo!

Il vero problema non è l’atteggiamento di Dio ma il nostro, infatti l’evangelista conclude il racconto in modo sorprendente: “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”.

Ecco cosa ci ricorda questa pagina del Vangelo: pregare sempre, con la fiducia che il Signore, attraverso la nostra preghiera, può lavorare nel nostro cuore per renderlo più vicino al suo!

Buona Domenica. Don Stefano.

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