Il Vangelo è fare lo straordinario, è fare quello che non ti viene chiesto dalla legge.

Oggi il Signore continua l’argomento già iniziato Domenica scorsa, evidenziando altre situazioni nelle quali mettere in atto il vero amore (Mt 5,38-48).

Anche quest’oggi ci dice: “Avete inteso che fu detto ….. Ma io vi dico …..!” mettendo l’accento su cose tanto vere quanto impegnative, le sole capaci di liberare l’uomo dalla violenza e dall’egoismo per fargli gustare e costruire la vera pace.

Certi atteggiamenti non sono antiquati ma attualissimi! Ad esempio: quante volte pensiamo che i fratelli da amare siano esclusivamente i vicini, mentre gli stranieri non meritino lo stesso trattamento?

“Se amate quelli che vi amano … se date il saluto soltanto ai vostri fratelli … che cosa fate di straordinario?”. Ecco il punto: il Vangelo non è l’ordinario, la convenzionalità, il galateo, le buone maniere … il Vangelo è fare lo straordinario, è fare quello che non ti viene chiesto dalla legge.

Nell’amore del Signore c’è un di più, un amore che esagera, un eccesso di coraggio che va oltre il confine stabilito. La grandezza del messaggio di Gesù è l’invito ad amare fino in fondo, non da principianti né da cristiani della sufficienza ma da discepoli che intendono imitare l’amore del Padre celeste, sempre smisurato e verso tutti indistintamente.

Non è un invito a subire porgendo passivamente l’altra guancia, Gesù ci invita a lottare contro il male ad impegnarci per il recupero di chi pecca contro di noi, mettendo in campo un’azione creativa: ti costringono a fare un miglio di strada? Tu fanne due! Ti percuotono su una guancia? Tu porgi anche l’altra! Sono solo esempi che ci invitano ad articolare una prassi creativa davanti alla violenza altrui. Non a vendicarci e nemmeno a subire, ma a sorprendere.

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Buona Domenica. Don Stefano