Mostre Campanile 2016

Alessandra Binini dal 3 Settembre 2016 al Campanile del Duomo

Miserere di Alessandra Binini

Mostra - MiserereAlessandra Binini dal 3 Settembre 2016 espone al Campanile del Duomo di Pietrasanta con la mostra Miserere.

Il paese di Pietrasanta è uno dei luoghi in cui i pellegrini che vanno verso Roma percorrendo l’antica via Francigena, da sempre,  trovano accoglienza e ristoro.

Nell’anno del Giubileo della Divina Misericordia, uomini e donne che giungono da tutta Europa sostano presso la casa diocesana denominata La Rocca; adiacente all’edificio si erge il Duomo del 1200 e il campanile,  che alcune fonti attribuiscono, nella progettazione, a Michelangelo che in questo luogo soggiornò.

Sul lato sinistro del Duomo che si affaccia sulla piazzetta con il campanile, Alessandra Binini, con la sua istallazione Miserere, accoglie i pellegrini e i visitatori con un grande volto di Gesù (m 4,5 x 3,5, olio su tela). Questo volto nasce dalla sua fantasia e il suo intento è quello di rappresentare un Cristo accogliente, misericordioso. Sul viso dipinto, intenzionalmente, l’artista non ha voluto esprimere il dolore della crocifissione, che viene però suggerita in un accenno di corona di spine.

L’immagine del Gesù della Divina Misericordia nasce dalla visione della suora polacca Santa Faustina Kowalska, nel 1931, a  cui apparve Gesù che le chiese di dipingerlo così come lo vedeva: vestito di una veste bianca, con una mano alzata per benedire mentre l’altra toccava sul petto la veste, che lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido, con la scritta Gesù confido in Te.

I due raggi rappresentano il Sangue e l’Acqua.

Alessandra Binini si ispira alla visone della Santa e posiziona a terra, nella piazzetta tra il Duomo e il campanile, davanti all’immagine del volto di Cristo, dei cuori di juta di diverse dimensioni, tinti di bianco su cui sono state impresse delle  lettere con vecchi timbri a mano. Questi elementi sono logori, rotti, rammendati ed alcuni portano croci. Sono le nostre anime martoriate da questa vita che non risparmia tristezza nè sofferenza.

Esse sono rappresentate come fardelli, gli stessi che il pellegrino porta sulle spalle durante il suo tragitto (oggi zaini),  pacchi che portano con sé il sentire del cuore, con tutte le sue emozioni, gioie e dolori. Sono anime che cercano conforto, sostegno e amore negli occhi  limpidi, veri, puri di chi ama il mondo e si è donato ad esso. Occhi magnetici che parlano di fiducia nell’uomo e fra gli uomini, che accompagnano nel cammino quotidiano della vita. Gli occhi che l’artista ha cercato di rappresentare nello sguardo del  suo Cristo.

Nel campanile, dalla spirale di gradini che salgono al cielo, scende un lungo telo dipinto in cui esplode il colore  nella luce, dal bianco al rosso, a rappresentare i due raggi di luce che partono dal petto di Gesù: il sangue e l’acqua, corpo e anima.

L’ intento dell’artista è quello di avvolgere nel bagliore dipinto il visitatore che entra nella torre campanaria, di impregnarlo di energia positiva, di dargli ristoro dalla fatica del vivere quotidiano e di permettergli di portare con sè un esperienza di vera luce.

 

Inaugurazione: 3 settembre ore 20,00.

 

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