La Parola di Dio

Come pecore che non hanno pastore

Questa sollecitudine di Gesù nei confronti degli apostoli poi si estende alle folle, che erano “come pecore che non hanno pastore”, e davanti a loro Gesù cambia programma

In questa Domenica l’evangelista Marco continua a raccontarci le avventure degli apostoli e di Gesù, che insegna loro nuove modalità per arrivare al cuore delle persone (6,30-34).

Loro sono tornati dalla missione a cui il Maestro li aveva inviati due a due (Domenica scorsa) e sono felici del buon esito del loro lavoro. Gesù avrebbe potuto dire loro: “Bravi, avete fatto bene, partite di nuovo e, visto che il momento è felice, approfittiamo della situazione ….” Invece no! Gesù li ferma, li invita al riposo: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’!”. Sì, è vero, saranno stati stanchi ma più che altro Gesù vede in loro il bisogno che hanno di stare con lui, di trovare in lui energie nuove, di riposare, cioè di ri-posare il loro cuore sul cuore del Signore. Non devono inorgoglirsi per il buon esito del loro operato ma ricordare a se stessi che sono discepoli e il Maestro è Lui, e l’autorevolezza dell’annuncio non passa attraverso la bravura dei metodi acquisiti quanto piuttosto dal mettere al centro Gesù e la sua parola di vita. Papa Francesco, fra le sue battute, una volta ha ricordato che i messaggeri del Regno di Dio non devono essere “divi in tournée ma solo discepoli fedeli”.

Questa sollecitudine di Gesù nei confronti degli apostoli poi si estende alle folle, che erano “come pecore che non hanno pastore”, e davanti a loro Gesù cambia programma: si commuove, prende compassione di questa gente e, rinunciando al suo riposo, li accoglie, si interessa di loro facendo capire che le persone vengono prima delle cose.

Stare con lui e avere compassione gli uni degli altri è ciò che fa fiorire la vita.

Mi pare che questa breve pagina del Vangelo debba stimolarci ad osservare con lo sguardo di Gesù,

uno sguardo che non misura solo ciò che accade sotto gli occhi ma riesce ad andare oltre, fino a intuire i bisogni profondi dell’uomo.

La ricerca di Dio, l’ascolto della sua parola, lo spazio alle persone: proprio tutte le cose per le quali non troviamo mai il tempo.

Buona Domenica. Don Stefano.

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