Allora la parola di Gesù ai discepoli: “Date loro voi stessi da mangiare!” assume un significato nuovo e ben più radicale. Non sta semplicemente a dire di preoccuparsi per dar da mangiare a tutta quella gente, ma di dare loro la stessa vita.
Oggi, festa del Corpus Domini, ci viene presentato il brano della moltiplicazione dei pani (Lc 9,11-17).
Tanta gente segue Gesù, si sta facendo sera e nessuno si defila e si sente l’imbarazzo di avere tutta quella folla intorno. Bisognerebbe anche mangiare qualcosa, ma come fare per tutti?
Gli apostoli avvertono il problema ed hanno pure la soluzione pronta: tutti a casa!
Il contrasto tra l’atteggiamento di Gesù e quello dei discepoli è evidente: mentre Gesù accoglie, i discepoli congedano.
Gesù capisce che non c’è solo da preoccuparsi di saziare la fame dei presenti ma anche e soprattutto di convertire il cuore dei suoi discepoli. Allora con pazienza comincia a lavorare nei loro cuori: “Date loro voi stessi da mangiare!”. I discepoli comprendono che devono lasciarsi interpellare in prima persona, però rimangono ancora chiusi in una logica vecchia: “Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente!”. Essi sono ancora chiusi nel ristretto confine del “comprare il pane”. Gesù chiede il passaggio a un orizzonte del tutto diverso: dal comperare il pane al condividere ciò che si possiede.
Il vero calcolo da fare non è su quanto si possiede, ma se si è disposti a donarlo.
Il vero calcolo da fare non è se ciò che possiedo basti per tutti, ma se sono in grado di donarlo.
Allora i calcoli umani non hanno valore? Certamente, ma il cristiano va oltre, deve donare nelle mani del Signore: è lui che opera prodigi! A me chiede di donare e di donare nelle sue mani, se io lo faccio penserà lui ad agire dove io non posso arrivare.
Inoltre, se si dona tutto ciò che si ha, è come se si donasse la propria vita. Allora la parola di Gesù ai discepoli: “Date loro voi stessi da mangiare!” assume un significato nuovo e ben più radicale. Non sta semplicemente a dire di preoccuparsi per dar da mangiare a tutta quella gente, ma di dare loro la stessa vita.
Nel segno del pane è la vita stessa che viene condivisa, che si dona totalmente perché altri abbiano vita in abbondanza.
Buona Domenica. Don Stefano.