Un nuovo e grande viaggio dietro al Pastore
Il brano che ci viene presentato in questa Domenica ci rimanda alla figura del Buon Pastore: Gesù è la guida sicura (Gv. 10,1-10).
Nei primi tre vangeli il pastore riporta all’ovile la pecora perduta, Giovanni invece mette in risalto altre caratteristiche di Gesù: egli porta le pecore fuori dal recinto, quasi come se le liberasse.
Il termine “recinto” nelle Scritture indica il cortile del Tempio di Gerusalemme. Sembra di capire che è finito il tempo di stare in quel “recinto” e inizia un nuovo e grande viaggio dietro al Pastore.
Non porta le pecore da un recinto ad un altro ma le fa uscire dalle istituzioni del vecchio Israele verso nuove e migliori realtà, che travalicano confini immaginabili.
Per due volte assicura: “Io sono la porta!”. Si intende la porta aperta perché poi, riguardo al gregge, aggiunge: “entrerà e uscirà e troverà pascolo”: Quella porta è la sua vita aperta al mondo, è il suo cuore aperto sulla croce per tutti; e non si può pensare di passare altrove per trovare vita!
Un’altra bella caratteristica di questo grande Pastore è il fatto che cammina davanti alle pecore.
Non è un pastore di retroguardia ma uno che apre le strade, che precede, che prende in faccia il sole e il vento, che è sicurezza certa per il gregge che lo segue.
Tocca a noi conoscere la sua voce per seguirlo e per godere della vita che ci è venuto a donare: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiamo in abbondanza”.
Buona Domenica. Don Stefano.