La Parola di Dio

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio

Questa Domenica è dedicata in modo speciale alla Santissima Trinità, o meglio a farci riflettere su questo mistero di amore, amore infinito. L’uomo da sempre ha pensato di arrivare a Dio attraverso percorsi fatti di ragionamento e di studi profondi per convincersi della sua esistenza. In realtà è necessario fermarci a contemplare il modo in cui Dio stesso ha scelto di manifestarsi, se non vogliamo continuare a misurarci con un Dio costruito da noi. Gesù ci fa capire che arriviamo a Dio solo quando comprendiamo come sia stato lui per primo a raggiungere noi.

Il brano del Vangelo che ci viene proposto (Gv 3,16-18) è un piccolo passaggio del dialogo di Gesù con Nicodemo, il quale si era recato dal Maestro per capire meglio, approfondire i contenuti della sua predicazione. Gesù gli parla di amore: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio …”, e se qualcuno pensasse di non essere amato da Dio, si metta ad affinare lo sguardo per vedere e scoprire, per quanto possibile, un amore sorprendente.

Non ha donato il Figlio calcolandone un certo tornaconto, né per venire a condannare l’uomo ormai votato al peccato. Al contrario: eravamo peccatori e siamo stati perdonati, lo avevamo abbandonato e si è messo sulle nostre tracce, non meritavamo di essere accolti e siamo stati trattati con misericordia.

Dio si è messo nei miei panni, scegliendo di prendermi per quello che sono: non è meraviglioso?!

Ma raccontarlo non basta; all’amore si deve rispondere con l’amore. Ecco allora l’azione dello Spirito Santo, Spirito d’Amore, che fa sentire il suo calore e la sua tenerezza perché si possa accogliere, farlo entrare nella propria vita, riconoscergli la priorità negli affetti, nei pensieri e nei progetti. Accoglierlo non vuol dire affermare la sua esistenza ma affidargli la propria vita, mettersi nelle sue mani.

Questo qualche volta lo facciamo, ma quando ci allontaniamo da lui, quando ce ne andiamo ….. lui è ancora lì, pronto a  manifestarci il suo calore e la sua tenerezza, perché ci ama!

Il profeta Isaia per dare l’dea della grandezza di Dio dice che lui pesa i monti con la stadera e il mare con il cavo della mano (Is 40,12), ma l’uomo non lo pesa e non lo misura: lo ama e basta!

Buona Domenica. Don Stefano

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