La Parola di Dio

Il Natale del Signore

La Parola è divenuta carne

Questa Domenica è il Natale del Signore, lo sbocciare di Dio nella nostra umanità.

Il Vangelo fa notare che la nascita di Gesù è un evento storico, accaduto in un tempo e in un luogo preciso: un tempo inaspettato e un luogo appartato, e poi la manifestazione divina in un piccolo bambino.

Tutti vogliono crescere nel mondo: ogni bambino vuole essere uomo, ogni uomo vuole essere re, ogni re vuole essere dio. Solo Dio vuole essere bambino. Questa è la forza del Natale: l’uomo vuole salire, comandare, prendere; Dio vuole scendere, servire, dare. Così nel Natale noi spesso celebriamo la gloria di Dio e la gloria inutile dell’uomo!

«La Parola è divenuta carne» (Gv. 1,14), quella Parola (Verbo) che ha creato il mondo, quella Parola che attraverso la bocca dei profeti non ha mai abbandonato il popolo durante i secoli, quella Parola è divenuta carne dell’uomo, storia e divenire: Gesù può parlare di Dio all’uomo e dell’uomo a Dio.

Facendosi carne la Parola di Dio si è fatta visibile: Parola che non solo si sente, ma si vive. “Carne” significa soprattutto che il Verbo non si è sottratto alle miserie umane, ma al contrario è entrato nell’umanità, condividendola. La Parola di Dio si comunica all’uomo mediante una profonda condivisione di esperienze, inserendosi nelle contraddizioni dell’uomo: nella sua morte e nel suo dolore, nelle sue domande e nelle sue sconfitte. Gesù è così veramente un Dio fra di noi, compagno della nostra esistenza. Anche questo è la bellezza del Natale.

In fondo, chi è Dio? Dio è un bacio, caduto sulla terra a Natale!

Buona Domenica, buon Natale. Don Stefano.

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