La Parola di Dio

Il padrone del campo

Ecco oggi, continuando la lettura del cap. 13 del Vangelo di Matteo, incontriamo la parabola del grano buono e della zizzania. Al centro del racconto c’è la pazienza di Dio, simboleggiata dall’atteggiamento del padrone del campo che impedisce ai servi di sbarbare la zizzania per non rischiare di danneggiare il buon grano.

Cercare di togliere di mezzo al più presto la zizzania è desiderio non solo di quei servi ma anche di noi tutti! Il Signore invece adotta un’altra tattica, proponendo la strana politica della tolleranza. Una tolleranza che Gesù contrappone al rigore delle guide del popolo, le quali si ritenevano perfette e pronte a condannare tutti gli altri.

Troppo spesso anche noi, ponendo l’accento sulla zizzania, rischiamo di non vedere più il grano buono che è nel campo e di leggere la vita come una continua lotta contro le minacce al nostro bene.

Gesù però non ha puntato il dito contro chi era etichettato come zizzania della società, non si è circondato dei primi della classe per giudicare e allontanare gli altri. Nostro compito allora è far maturare il bene: il male si sconfigge non estirpandolo ma vincendolo con l’amore. La Chiesa poi non è la comunità dei perfetti ma una comunità di peccatori, che fanno l’esperienza del perdono e della paziente misericordia del Padre.

Ci attraversa tutti il pensiero di far guerra a chi la pensa diversamente da noi: questo zelo non è evangelico!

Impariamo dal divino Agricoltore a lasciar convivere il buon grano e la zizzania, per non rischiare, combattendo il male, di finire ad usare la sua stessa logica. Il diavolo non teme affatto chi gli fa guerra con tutte le forze, ha paura invece di chi ama e si impegna ad amare sempre di più.

Superiamo allora la tentazione del giudizio e preoccupiamoci di essere buon grano: quanto più il grano bello sarà presente nel campo tanto meno la zizzania comparirà. Il resto lasciamolo fare a Dio!

Buona Domenica. Don Stefano

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