Questa Domenica è la Domenica delle Palme che apre la Settimana Santa.

La grande Settimana, la più importante dell’anno perché ci ripropone e ci fa rivivere il mistero dell’Amore di Dio, Amore che si fa dono fino alla Croce.

Per la riflessione propongo un piccolo scritto di Don Roberto Seregni, mio amico di letture, che mette in risalto la solitudine di Gesù nel momento culminante del suo donarsi a noi:

 

I discepoli non avevano capito ancora niente. Figuriamoci gli altri …

In questa totale incomprensione e solitudine, Gesù vive le ultime ore della sua vita.

Il suo corpo già distrutto dai colpi del flagello, è caricato della trave della croce.

Lento e barcollante Gesù sale al Calvario.

Il peso della croce e della solitudine lo schiacciano.

Cade.

Si rialza.

Il respiro raschia al fondo le ultime briciole di energia.

Intorno a lui solo l’indifferenza della folla e la risolutezza mestierante dei soldati.

Da sotto la corona di spine Gesù scruta i curiosi sulla via del Calvario, cerca qualcuno dei suoi amici, dei Dodici.

Nemmeno uno sguardo.

Nemmeno uno.

………..

Ora Gesù è lì con i polsi schiacciati sulla trave.

Per la prima volta il falegname Gesù è dalla parte del legno.

Conosce il rumore del martello sui chiodi, ma non il tonfo sordo e straziante della carne.

Su quel legno, abbandonato dai suoi amici, trafitto dai chiodi, dissanguato dalle ferite, è appeso il nostro Dio!

 

A tutti, un’intensa e proficua Settimana Santa. Don Stefano.