La Parola di Dio

Ma il suo cuore è lontano da me

Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini!

Riprendiamo il Vangelo secondo Marco e, andando al capitolo 7, troviamo queste parole, che Gesù rivolge a scribi e farisei che erano venuti da Gerusalemme per osservare i suoi comportamenti.

I farisei avevano stabilito molte norme per mantenersi “puri” davanti a Dio: lavarsi le mani fino al gomito, lavarsi al ritorno dal mercato, lavaggi di stoviglie, piatti e bicchieri… Questa tradizione orale nasceva da un santo desiderio: come fare per essere sempre in comunione con Dio? Come sentirsi “puri” davanti a Dio? Allora ecco le risposte: Non toccare questo, non mangiare quello, lavati fino al gomito, dì questa preghiera mentre ti lavi… Scribi e farisei vivevano così, nell’osservanza stretta di queste norme, e così credevano di rendere culto a Dio e si sentivano autorizzati a giudicare chi avesse trasgredito le norme della tradizione dei padri.

Gesù, collocandosi sulla linea dei profeti, cita Isaia: “Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini!”. I precetti degli uomini, che avevano come scopo di aiutare l’osservanza della legge di Dio, hanno poi preso il sopravvento sui comandamenti: il culto era stato ridotto a qualcosa di formalistico ed esteriore, basato non sulla parola di Dio ma su dottrine degli uomini.

Gesù riporta tutto al “cuore”, cioè il luogo dove nascono le azioni e i sogni, dove si sceglie la vita o la morte perché nel cuore dell’uomo c’è tutto: radici di veleno e frutti di luce, campi di buon grano ed erbe malate. E’ il motore della vita!

La rettitudine, prima ancora che esprimersi nei gesti, ha il suo alveo naturale nel cuore, perciò prima di curare gli atteggiamenti bisogna puntare su ciò che il cuore ospita, perché da lì esce il bene e il male. Spesso ci illudiamo che il bene sia in noi e il male venga dall’esterno, ma Gesù presenta un lungo elenco di cose cattive che escono dal cuore dell’uomo e rendono impura e vuota la vita.

Allora, non dobbiamo ridurre la fede a qualche regoletta da mettere in pratica per sentirci buoni, piuttosto c’è da rinnovare il cuore. Per questo a chi guarda se sono pulite le mani il Signore chiede di guardare se è puro il cuore.

Buona Domenica. Don Stefano.

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