La Parola di Dio

Ma quando sarà il compimento di questa “ora”?

Ma quando sarà il compimento di questa “ora”? L’ “ora” arriva nella cena pasquale; lì ci sarà ancora il vino, simbolo dell’amore che Gesù offre come anticipo della sua morte e risurrezione.

Questa Domenica cade nel giorno 8 Settembre e per Pietrasanta questo è il giorno della Madonna del Sole.

Il Vangelo che viene proclamato nelle liturgie festive nel nostro Duomo riporta il miracolo che Gesù operò a Cana di Galilea, alla festa di nozze di due sposi (Gv 2,1-11).

Il vino anche presso gli ebrei era una componente fondamentale nei banchetti, non solo per la sua bontà ma anche perché era segno della provvidenza di Dio; questo vino era cantato già dagli antichi profeti come l’elemento “che allieta il cuore dell’uomo” e segno di quella festa che il Signore prepara nel mondo nuovo.

Maria si accorge che manca il vino e discretamente lo fa presente a Gesù.

Dopo l’osservazione di Maria (“Non hanno più vino!”), Gesù in un primo momento prende le distanze dalla madre (“Che ho da fare con te, o donna?”), poi sembra voler negare il suo aiuto (“Non è ancora giunta la mia ora!”). A giudicar da come è andata si direbbe che Maria ha interpretato la risposta di Gesù in modo diverso da come la capiamo noi: esorta infatti ai servi a prestare attenzione a quello che Gesù avrebbe detto loro.

Gesù non agisce per compiacere la madre: egli sa bene cosa fare.

Il breve dialogo tra Maria e suo Figlio ha messo in luce una cosa importante: non è ancora giunta l’ “ora” di Gesù. Ma questa è l’occasione perché il Signore possa iniziare il processo che culminerà, a suo tempo, nel compiersi di quell’ “ora”. Quanto sta avvenendo infatti diventa il preludio di qualcosa che è già annunciato e accadrà in futuro. Il contesto di una festa di nozze ci fa comprendere che questa meravigliosa storia riguarda una alleanza di amore che proprio lì inizia a manifestarsi e continuerà durante la vita del Salvatore.

Ma quando sarà il compimento di questa “ora”?

L’ “ora” arriva nella cena pasquale; lì ci sarà ancora il vino, simbolo dell’amore che Gesù offre come anticipo della sua morte e risurrezione. Poi, presso la croce ci sarà ancora Maria, che Gesù chiama (come a Cana) “donna”, donandole come nuovo figlio il discepolo dell’amore.

Così l’inizio e il compimento si corrispondono e ci fanno comprendere che la missione di Gesù è rinnovare l’alleanza di amore di Dio con l’umanità mediante il dono della sua vita.

Lasciamo che lui, il Signore, trasformi la nostra acqua, spesso insipida o stagnante, nel vino della gioia e di una vita piena di bellezza.

Buona Domenica. Don Stefano.

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