La Parola di Dio

Come fare a seguire il Maestro

Duomo e campanile (1)Il brano di Vangelo che oggi ci viene offerto (Lc. 9,51-62) vuol porre l’accento su alcune caratteristiche del discepolo: come fare a seguire il Maestro? La risposta che ne deriva è chiara: andargli dietro e imparare da lui!

L’evangelista Luca ha già raccontato l’inizio della missione di Gesù in Galilea, contrassegnato dal rifiuto degli abitanti di Nazaret, dopo aver preso la parola nella sinagoga del paese (4,28-30). Ora Gesù con decisione si dirige verso Gerusalemme, dove consumerà il suo sacrificio pasquale: questo sarà il grande rifiuto da parte della classe dirigente del popolo d’Israele. Il cammino lo porta ad attraversare la regione della Samaria, dove vive un’altra esperienza di rifiuto: i samaritani, dati i secolari dissapori coi giudei, cacciano Gesù dai loro villaggi.

Il camino di Gesù è segnato costantemente dal rigetto! Come fare allora a seguire il Maestro su questa strada?

Due discepoli vorrebbero che Gesù distruggesse il villaggio dei samaritani che lo hanno cacciato.

Un altro vuol seguire Gesù senza rendersi conto a cosa andrà incontro.

Altri ancora vogliono seguire il Signore dopo essersi accomodati con le proprie personali faccende.

Gesù dice: No!

La vendetta dei due discepoli contro il villaggio dei samaritani suscita il rimprovero del Maestro.

Agli altri che vorrebbero diventare discepoli Gesù mette davanti la realtà: la sequela dev’essere pronta, generosa e senza rimpianti e nostalgie.

Significativa è l’immagine usata: “Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio”. Se colui che sta arando si volta indietro mentre lavora, i solchi verranno storti e la buona coltivazione del campo sarà compromessa.

Nel seguire Gesù andiamo avanti e guardiamo in avanti come ha fatto lui: solo così, anche attraversando difficoltà e rifiuti, si costruisce il Regno di Dio in mezzo ai regni degli uomini.

Buona Domenica. Don Stefano.

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