La Parola di Dio

Il discepolo che Gesù amava

E’ Giovanni, “il discepolo che Gesù amava

In questa Domenica pasquale Gesù rivolge ai suoi un messaggio grande, grandissimo, enorme: parla dell’Amore aprendo così l’orizzonte sull’infinito, perché infinito è l’Amore di Dio.

E’ Giovanni, “il discepolo che Gesù amava”, a ricordarci quanto il Maestro disse agli apostoli la vigilia della sua passione e morte (15,9-17): egli andava incontro al dono della sua vita proprio per loro (come del resto per tutti noi), anche per Pietro che lo avrebbe rinnegato, per Giuda che lo avrebbe tradito, per gli altri che lo avrebbero abbandonato per la paura …

Ecco le parole che ci proiettano nell’eternità: “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore!”. E’ l’amore del Padre a provocare nel Figlio l’amore per noi; e questo amore, che parte da così lontano, investe la nostra esistenza per aprirsi ai fratelli.

Gesù non ci ha detto di amarci quanto lui ci ha amati: non ne saremo capaci. Ci dice invece di amarci come lui, cioè col suo stile, con la sua intensità, col suo modo di amare.

E nemmeno ci dice: Come io ho amato voi … così anche voi amate me; ma piuttosto “così anche voi amatevi gli uni gli altri!”.

L’amore autentico si sa, non si compra né si impone, si offre. Non si dimostra discutendo sul tema: una mamma non deve portare argomenti per dimostrare al figlio il suo amore verso di lui perché lo ama senza tanti discorsi; uno sposo verso la sua sposa, una persona che ama un’altra, non ha da dimostrare con ragionamenti l’amore che sperimenta, semplicemente lo vive!

Così è l’amore di Dio, e proprio questo amore ci è donato perché possiamo farlo nostro e trasformarlo in vita per noi e per i fratelli. Solo così, nel vivere il “come” Gesù ci ha amato, possiamo aprirci al dono dell’amore più grande, nell’accoglierlo e nel donarlo.

Buona Domenica. Don Stefano

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