Paolo Palazzoli ART – “IMMACOLATA”

3 – 23 Dicembre 2022 / Pietrasanta – Piazzetta San Martino

E’ un piacere che noto l’ennesima presenza a Pietrasanta del pittore Paolo Palazzoli,
intenso e coerente creativo che nel 2018 è stato tra i protagonisti dell’indimenticabile
mostra di gruppo “Omaggio alla Madonna del Sole”, fissata tra l’altro nel
volume/documento dall’omonimo titolo nel quale erano inserite le sue significative
opere “African Mother” e “Sposa Mistica”.
Ambedue, come altre, furono utilizzate per un’asta con fini socio-umanitari guidata da
Massimo Mallegni.
Definirei la sua personale intitolata “Art “Immacolata”” una sorta di messaggio
spirituale ricco della religiosità che è in lui, particolarmente importante in questo
nostro tempo altrove dilaniato dall’egoismo e dalla superficialità, giornalmente ferito
dall’insensatezza di folli regimi totalitari.
E’ esposizione che può invitare l’osservatore/fruitore ad ammirarne la commossa
partecipazione, e a pensare quanto siano importanti i valori della Fede, concretata con
opere lineari ed equilibrate, serene, in cui emergono le figure della Madonna-Madre,
di Angeli e Arcangeli e non solo.
Senza entrare nel merito dell’uno o dell’altro lavoro, mi soffermo soltanto su alcuni
elementi, partendo da certi colori-guida usati da Palazzoli, dato che la posizione
stessa ne offre la vera risposta comunicativa. Il rosso è energia e vitalità, è persino da
accostare – come qualcuno ha detto – a quella fiamma della Pentecoste tesa ad
illuminare lo spirito umano, ma può essere letto come sacrificio e donazione; il blu è
legame e fratellanza, è eternità, mentre il bianco è luce e salvezza.
Tutte le opere del nostro mi hanno colpito, tipo quegli Angeli e quegli Arcangeli che,
uno ad uno, portano il mio pensiero ad avvicinarli tematicamente – ovviamente con
diversificazioni – a taluni dipinti di Gustave Moreau, Francesco Botticini,
Michelangelo Buonarroti, Piero della Francesca… e persino a quelli di amici comuni
come Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi (pistoiesi, vivono da molto tempo a
Montignoso) su cui scrissi dieci anni fa una specifica pubblicazione firmata assieme a
Lorella Lorenzoni.
Chiudo questi miei odierni appunti su Paolo Palazzoli dicendo soltanto che la sua
allegorica e simbolica mostra d’arte invita contestualmente al sogno e alla riflessione.
No, non è cosa da poco.

Lodovico Gierut,
da “Appunti di diario”, Pietrasanta 2022